dimanche 13 février 2011

Egotismo e schizofrenia sono amici intimi

Siamo governati da uno schizofrenico” ha affermato Umberto Eco nella manifestazione di protesta tenutasi al Palasharp di Milano il 5 febbraio.


Come Italiana all’estero sono stata particolarmente toccata dalla frase:
Oggi mi dicono che ci sono qui delle televisioni straniere e dei giornalisti stranieri … Finalmente toccheranno con mano che ci sono in Italia anche quelli che dicono NO e che non vogliono essere confusi coi peggiori dei loro fratelli!   
Quanto alla questione della schizofrenia di Berlusconi, Eco ha magistralmente inflitto la sua stoccata. Come si può essere governati da uno schizofrenico? La risposta va cercata nel lato marcio della natura umana. L’egotismo è strettamente legato ad una sindrome purtroppo molto comune che definirei “schizofrenia di comodo”. Il cavaliere incarna i vizi di quanti lo sostengono con il voto, primo fra tutti il culto personale, ma risplende anche della luce lasciatagli dall’individualismo silente di chi si dichiara comunista, democratico di sinistra o cattolico di sinistra. Il menefreghismo di molti non è che una forma di egoismo annacquato.
Un appello: non è davvero possibile trovare nelle nostre vorticose corse quotidiane un po’ di tempo per denunciare in qualche modo il fatto che i valori civili ed umani fondamentali sono sporcati e calpestati per soddisfare i desideri e le pulsioni più basse che un uomo possa avere?

1 commentaire:

  1. In relazione a quanto appena scritto vorrei richiamare l'attenzione su un articolo di Massimo Cacciari apparso sull'Espresso, un intervento complesso, ma tristemente vero nel suo insieme, un pezzo che invito a leggere per intero sul sito del giornale.

    http://espresso.repubblica.it/dettaglio/una-realta-inventata/2143675

    Mi limito a riportarne uno stralcio significativo, ringraziando di cuore la persona che me lo ha segnalato:

    Il berlusconismo, depurato da tutte gli evidenti "disturbi" di ordine psicologico che caratterizzano chi lo incarna, rappresenta la fase estrema di un processo generale di de-responsabilizzazione dell'agire politico. Il principio di responsabilità implica il "primato" dell'analisi, della definizione razionale di obiettivi e programmi, che si ritengono rispondenti, appunto, all'interesse comune, sulla base di trasparenti "calcoli" costi-benefici, e la messa tra parentesi di ogni altra finalità.
    ...

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