mercredi 16 novembre 2011

Full Monti: squattrinati organizzati


E su questo post rapidissimo si chiude il sipario, speriamo il più a lungo possibile, su una lunga sequenza di digiappelli, digitirate amare, digipolemiche. Che sensazione impagabile di grande relax! Quante nuove strade si possono esplorare quando non ci si deve più preoccupare quotidianamente di reagire per difendere i diritti costituzionali e la dignità umana dove questi dovrebbero essere normalmente garantiti!

Oggi leggevo i profili dei nuovi ministri: sembra strano vedere tante teste pensanti, tanta competenza, tanta professionalità. Visi certo non giovanissimi, anzi direi che l’età media resta nella buona tradizione geriatrica italiana, ma certamente molto rassicuranti. Tutte queste competenze, questi curricula così pazzeschi che uno si sente una pulce solo dopo averne letti due, è tutto vero? Ma ci pensate che avevamo la Carfagna? La Maria Star Gelmini, Brunetta, Bossi? E poi soprattutto avevamo Calderoli, quello che con una maglietta rischiava di farci arrivare addosso una grandinata di bombe! Tra la settimana scorsa ed oggi pare ci sia un abisso. Peccato che anche nei conti pubblici ci sia una voragine. Mah, vedremo ...
Insomma, la nuova squadra fa in effeti una certa buona impressione, se poi uno fa il confronto prima e dopo, è logico che la Merkel e Sarko hanno intasato le linee. 
Ma va là che oggi anche il nostro buon Pastore Tedesco dovrebbe fare un fioretto ed evitare di mettere il broncio per un bacino in una campagna contro l’odio. Dai Benedict fai buon viso, stai a cuccia. Anzi, baciamoci tutti per solidarietà!

2 commentaires:

  1. Effettivamente come non essere pienamente , assolutamente, completamente concordi???? Devo dire comunque che alcune cose mi hanno un attimo sorpreso... Dopo molto - ma MOLTO - tempo per governo tecnico si è inteso davvero un esecutivo di soli esponenti di mondi afferenti i vari dicasteri... E un po' di "pelle d'oca" mi è venuta quando ho letto che il papabile ministro dello sviluppo era l'amministratore delegato di Intesa - San PAolo... ma soprattutto quando ho visto che si candidava un ammiraglio al dicastero della difesa... cosa questa che non si verificava dal 1946! Ora, vi sembrerà strano ma io stesso non vedo di buon occhio una nomina "in divisa" per vari motivi... al di là degli innegabili pro legati alle competenze, alle conoscenze etc. etc. c'è - purtroppo - un grosso contro... è un militare... il rappresentante di una autentica casta assolutamete restia a rendere conto al paese del suo operato, a soggiacere ad ogni controllo, e gelosissima delle proprie prerogative e privilegi (che non sono pochi)... posso supporre che nelle caserme della Marina si sia stappato lo champagne alla notizia della nomina, ora ci sarà da vedere come i vertici militari prenderanno la cosa... c'è anche da riflettere sui vari conflitti di attribuzioni che si verranno a creare visto che il ministro è responsabile davanti al Parlamento ma potrebbe non essere gerarchicamente al di sopra dello stesso Capo di Stato MAggiore le cui attribuzioni rendono - per legge - il vero reggitore della struttura militare... e mi domando anche come si comporteranno i sottoposti... interpreteranno le parole del reggitore del dicastero come ordini di un superiore gerarchico o come quelle di un mero rappresentante su cui scaricare le responsabilità? Insomma, quando si va a mettere il naso nelle faccende dei militari ci si imbatte in tutti i limiti dello spirito di casta, di ceto (che potrebbe contraddistinguere anche docenti e banchieri) unito alla gerarchia delle forze armate che esula speso dal controllo statale... Spero che l'attuale premier si dimostri davvero in grado di tenere a freno i personalismi e di incanalarli nella giusta direzione; e che i vari ministri dimostrino pieno spirito di solidarietà, responsabilità e un po' di sana morale (questo si che sarebbe un miracolo dopo anni di mignotte & marchette)... in presenza di tutti questi fattori avremo ben più di qualche speranza di uscire a testa alta (e fondoschiena sano) dal brutto momento che viviamo...

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  2. Mentre scrivevo mi è sovvenuto un dubbio... Ossia: in linea gerarchica è possibile che il ministro rivesta un grado militare inferiore rispetto al Capo di Stato Maggiore della Difesa? E la risposta è si! L'attuale capo di stato maggiore della difesa è il generale Biagio Abrate che riveste il grado di generale di corpo d'armata con incarichi speciali; questo specifico grado è il massimo in assoluto conferibile ad un militare e solo per l'espletamento della specifica figura di Capo di stato maggiore della Difesa. In contemporanea NESSUNO può rivestire lo stesso grado militare.
    Ora abbiamo un ministro militare da cui dipende direttamente ed assolutamente un suo superiore gerarchico... spettacolo! Erano anni che non capitava una cosa simile! E devo rettificare una mia precedente affermazione: anche al tempo del governo Dini (primo governo tecnico della storia repubblicana) il dicastero della Difesa venne affidato ad un militare (il gen. Domenico Corcione) e si determinò lo stesso problema... solo che nessuno ci badò, così come nessuno sembra badarci ora... Fortunatamente ci sono cose che non capiteranno MAI in questo paese ma se volesse il capo di stato maggiore potrebbe rifiutarsi legittimamente di prendere ordini dal ministro (se gli venisse in mente di vedere le decisioni ministeriali come ordini), o meglio: se le determinazioni del ministro non dovessero andare a genio al Capo di Stato Maggiore quest'ultimo potrebbe ordinargli di ritirarle o modificarle... CHE STUPENDO PASTROCCHIO! Ringraziamo Dio di vivere in un paese in cui le ingerenze delle forze armate ormai sono minime, e la dignità della divisa sta sotto le suole delle scarpe (di Ruby) altrimenti ci sarebbe da porsi un sacco di domande...

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