jeudi 17 mai 2012

Lucianina e le sue ANALIsi lessicALI.1. DONNA ... 2. STRONZO

Eccola la Lucy, nuova rete, nuovo programma, raggiante, esilarante, in forma assolutamente smagliante. 
Ancora in pista per portare un po’ di colore nelle materie grigie sciatte, coatte, disfatte, rarefatte, putrefatte delle case italiane.
Mi fanno un po' tristezza questi psico-socio-pedagoghi pseudo-rivoluzionari che la criticano per la sua volgarità o che la accusano di superficialità, che la riprendono perché non scandaglia i problemi alla radice, fermandosi al solo attacco verbale (qualche esempio tra i vari presenti in rete nel blog Vita da Streghe, che pure chi scrive apprezza moltissimo).   

Luciana Litizzetto non può piacere a tutti, questo è certo ed è pure meglio. Non può piacere all’intellettuale di sinistra con i contatti cerebrali piombati, non può piacere al cattolico perbenista, non può piacere alla femminista paranoica, al professore con la stola d'ermellino marcia, non può trovare simpatie presso tutta una serie di soggetti che hanno bandito la leggerezza dalle loro giornate, che rifiutano gli stereotipi e che poi portano maschere spesse come cappe di piombo, ipocriti! (cf. Dante, Inferno, canto XXIII).
Luciana fa ridere e fa riflettere, il suo è solo uno dei diversi volti del comico, è il volto aristofanesco, quello che gioca con il linguaggio per stordire, scioccare, forare la sensibilità (finta) degli animi pudici, sonnolenti, corazzati di erudizione.
Luciana deve, aspetto non secondario, attenersi ad un timing televisivo stretto.
Se chi la attacca avesse trovato il tempo di gustarsi certi passi del Dante infernale, se avesse percorso le rime dell’Angiolieri, spulciato Pulci, esplorato Rabelais, ascoltato Fo, troverebbe certo le sue sparate assolutamente geniali e soprattutto molto più umoristiche che semplicemente comiche!

Licenza Creative Commons
digigrammata is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License