Il 13 gennaio un amico mi mandò il link all'articolo dell'Internazionale che annunciava la vittoria di Sorrentino ai Golden Globes. Abitando in Francia, dove sono emigrata per poter realizzare
l'art. 4 della Costituzione italiana, notai che il film aveva riscosso
oltralpe più successo che in Italia e commentai :
"Sono molto felice di sapere che La Grande Bellezza ha vinto, è un riconoscimento meritato. Che il film possa piacere meno in Italia che all'estero è normale: se uno guarda l'Italia da fuori scorge un paese bellissimo pieno di vecchi clowns ridicoli. Chi sta dentro il circo e lo fa funzionare non vede la decadenza. I clowns italiani se sono a sinistra sono tristi e sconsolanti, se sono a destra sono dei porci arricchiti. Sai perchè forse molti Italiani non apprezzeranno il film? Perchè non amano guardarsi ad uno specchio che mostra loro la cruda verità!"
Adesso che è arrivato il sommo riconoscimento degli Oscar ecco sollevarsi il coro dell'Atto terzo dell'Adelchi!
Siamo nel 2014 e dai tempi di Manzoni non è cambiato nulla. La bellezza dell'Italia la vediamo solo se ce la mostrano gli stranieri stregati dal fascino delle antiche rovine e dal romanticismo della decadenza.
La Grande Bellezza era FIN DALL'INIZIO (e non solo ora) UN "AMARO" CAPOLAVORO !
Siamo nel 2014 e dai tempi di Manzoni non è cambiato nulla. La bellezza dell'Italia la vediamo solo se ce la mostrano gli stranieri stregati dal fascino delle antiche rovine e dal romanticismo della decadenza.
La Grande Bellezza era FIN DALL'INIZIO (e non solo ora) UN "AMARO" CAPOLAVORO !
Leggi anche il post del 15 giugno 2013 e Philippe Ridet, L'Italia allo specchio - L’Italie rit de se voir dans le miroir de « La Grande Bellezza »
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